Renault, pioniere dei veicoli elettrici, conquista la leadership sul mercato dei veicoli elettrici ed ibridi plug-in in Italia nel 2020. Ricerca di mercato IPSOS: gli Italiani a favore dell’accelerazione della transizione verso la mobilità elettrica.
Nonostante il mercato automobilistico italiano sia stato particolarmente colpito dalla crisi sanitaria, nel 2020 il comparto dei veicoli elettrici ha registrato una crescita del 187% e su di esso Renault ha affermato il suo primato con 6.960 immatricolazioni ed una quota di mercato del 20,7%.
Veicolo elettrico più venduto, Renault Zoe ha moltiplicato le sue vendite che hanno raggiunto 5.424 unità, mentre in soli tre mesi dal lancio, Twingo Electric registra 1.172 immatricolazioni, classificandosi all’interno della Top 10. Nel settore veicoli commerciali elettrici, Kangoo Z.E. è stato il veicolo più venduto, con 257 immatricolazioni ed una penetrazione del 22,7%. L’offerta elettrica Renault per la clientela professionale si completa con Zoe Van e Master Z.E.
Renault ha lanciato anche una forte offensiva sul mercato dei veicoli ibridi plug-in con l’introduzione delle motorizzazioni ibride plug-in E-Tech. Nel 2020, Renault Captur si è attestato come leader del mercato dei veicoli ibridi plug-in con 3.455 unità e Renault si è classificata nella Top 3 di questo mercato dopo soli 4 mesi dalla commercializzazione della nuova gamma ibrida plug-in E-Tech.
In collaborazione con l’istituto di ricerche di mercato IPSOS, il Gruppo Renault ha fatto un ritratto della mobilità elettrica dopo la crisi dovuta al Covid-19 da cui emerge la tendenza degli Europei, e in particolar modo degli Italiani, a favore dell’accelerazione della transizione verso la mobilità elettrica. Nell’ambito della ricerca di mercato, gli Italiani, grandi estimatori dell’auto, mostrano infatti atteggiamenti di grande apertura e sensibilità verso il tema della mobilità elettrica. Il contesto attuale li vede infatt, piuttosto inquieti per il cambiamento climatico che pongono al primo posto tra le questioni che maggiormente li preoccupano (35%). Insieme all’Inghilterra, l’Italia è il Paese che più ha percepito e, probabilmente, apprezzato i miglioramenti a livello climatico durante il lockdown (62% contro il 56% della media europea).
Gli Italiani sono anche i primi che vedono nello sviluppo di modalità di trasporto meno inquinanti la soluzione prioritaria da mettere in campo per combattere il riscaldamento globale (49% vs il 41% della media dei G5).
Per questo motivo, sono tra i principali sostenitori dei veicoli elettrici e ibridi, che ritengono non siano una moda passeggera, ma denotino una profonda trasformazione nel modo di spostarsi in auto (79%).
Gli Italiani si sentono coinvolti in prima persona in questo processo di trasformazione: uno su due pensa che la prossima auto a breve termine possa essere un’auto elettrica e addirittura due su tre pensano possa essere un’auto ibrida (i valori più elevati tra tutti i paesi del G5).
Coerentemente, la prima motivazione all’acquisto dei veicoli elettrici o ibridi è associata alla riduzione delle emissioni inquinanti (46%, secondi solo ai tedeschi, primi tra i G5 con il 56%), seguita dalla riduzione della spesa per il carburante (43%).
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